Viaggio in Buthan e Tour
Oasi di purezza e autenticità
Cosa vedere in Bhutan
È la capitale del Bhutan, città unica, fusione di antiche tradizioni e moderno sviluppo urbano, di monasteri e globalizzazione. Da non perdere: il Museo Simply Bhutan costruito con legno e materiali riciclati da vecchie case ed edifici antichi; l'istituto Zorig Chusu, la Scuola delle Arti; il Memorial Chirten, lo stupa costruito in memoria del re Jigme Dorji, e Trashichoedzong, la fortezza della religione.
È uno dei monasteri più famosi del Bhutan, il più sacro del paese, arroccato a strapiombo sul fianco della montagna nella valle di Paro, l'affascinante cittadina dalle facciate di legno variopinto. Noto anche col nome di Tana della Tigre, è un complesso di templi costruito a partire dal 1692 nei pressi della caverna di Taktsang Senge Samdup dove leggenda narra che il Guru Rinpoche, colui che ha introdotto la religione buddista in Bhutan, abbia meditato per tre lunghi mesi.
Costruito dal re tibetano Songtsen Gampo nel 659, è uno dei templi più antichi del Bhutan, la cui fondazione segna l'introduzione del buddismo nel Paese. Da allora l'edificio originario ha subito continue ricostruzioni e ampiamenti, tanto da essere oggi uno degli esempi più significativo dell'architettura e della cultura butanese. Da non perdere: il dipinto murale del re di Ling Gesar, il famoso re-guerriero tibetano a cui è dedicato un poema epico, ritenuto da alcuni il più lungo al mondo.
Capitale del Bhutan fino al 1955, sorge là dove il Mo Chhu (Fiume Madre) incontra il Pho Chhu (Fiume Padre). A fare da guardia a questa confluenza si erge il Punakha Dzong (Palazzo di grande felicità e beatitudine), secondo tempio più antico del Paese e forse l'edificio più imponente del paese.
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